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SquiLibri

SQUILIBRATI *

Operai che preferiscono alzarsi tardi piuttosto che andare in fabbrica. Giovani proletari intellettuali “del dissenso” che in questo momento sono in carcere o altrove.
Sono i poeti e gli scrittori che SquiLibri, una nuova casa editrice nata a Milano dopo la rivolta giovanile di marzo e aprile, sta cominciando a pubblicare.
“Scrittori che fanno altre cose, per questo non piacciono agli Arbasino e ai Ferretti, a tutti coloro che sono convinti che compito degli operai è produrre, degli studenti e studiare e scrivere è degli scrittori” dice convinto Dario Fiori, 26 anni, architetto, curatore dei primi volumi editi da SquiLibri.

Operai come Francesco Curra, lavoratore dell'Ansaldo di Genova, autore di una raccolta di poesie, Rapsodia meccanica, che hanno per tema l'alienazione della vita in fabbrica, il lavoro che diventa ossessione, la macchina che prende forma e divora l'operaio.

Giovani disgregati come l'anonimo autore di Sara un risotto che vi seppellira, un saggio composto da “materiali di lotta” dei circoli proletari giovanili di Milano raccolti da un compagno che ha vissuto la storia dei circoli ma non vuole assumersi in prima persona il diritto di rappresentarla.

Donne misteriose come le autrici del diario erotico-politico Stalin loves (“Un libro destinato a suscitare polemiche negli ambienti cripto-moralisti della sinistra, anche la più estrema” avverte Dario Fiori), pieno di rivelazioni di tre amanti del dittatore russo che furono testimoni delle sue scelte decisive.
Ma il vero colpo editoriale di SquiLibri e senz'altro il romanzo di Franco Berardi detto Bifo, ventottenne, il professore di lettere bolognese animatore di radio Alice, latitante per quattro mesi dopo i fatti di Bologna, catturato infine a Parigi e poi rimesso in liberta, oggi al centro di una grande polemica tra intellettuali italiani e francesi sulla “repressione in Italia”.
Rivoluzionario. Di Bifo, SquiLibri pubblica Chi ha ucciso Majakovskij?, un “romanzo rivoluzionario”dove, come spiega la prefazione, “non c'e soltanto Majakovskij negli anni della sua clandestinità (un suicidio per non essere sommerso)” ma anche “un operaio assenteista, un militante del '68 che riflette sulla sua crisi scrivendo un romanzo, un gruppo di giovani braccati (forse) dalla polizia, isolati, forse armati”.

Indirettamente pubblicizzato dal telegiornale (insieme alla notizia dell'arresto di Berardi il Tg 2 ha anche annunciato l'uscita contemporanea del suo romanzo), Chi ha ucciso Majakovskij? e arrivato in pochi giorni alla seconda edizione. La “diversita” e una caratteristica degli autori di SquiLibri: “I testi dei nostri scrittori non hanno dentro i generi, rotolano fra it romanzo e l'invettiva, it saggio e la poesia, fra la lirica e l'insulto, il lusco e il brusco, come dire fra Scilla e Cariddi”, avverte infatti il programma della casa editrice.

Gestita da un numero imprecisato di giovani del «movimento di marzo, SquiLibri è distribuita da Ar&a, la societa editoriale che si occupa della produzione e della distribuzione di “piccole case editrici (L'erba voglio, le Edizioni delle donne, Aut aut) e diretta da Nanni Balestrini, il poeta e scrittore che insieme allo piscoanalista Elvio Fachinelli ha innescato per primo fra gli intellettuali Ia polemica sul dissenso in Italia. “E in questo senso SquiLibri è un'esperienza importante”, dice Balestrini: “per la prima volta una casa editrice nasce davvero dentro quell'area del dissenso che non propone alternative precostituite”. Ma chi rappresenta in definitiva SquiLibri? La risposta è sibillina: “Nessuno, se non le cose che si muovono. E noi ci muoviamo con loro”. E come fa una casa editrice a stare dentro il movimento? “Chiedendo a Catalanotti e a Zangheri di poter visitare Angelo Pasquini, Stefano Saviotti e tutti gli altri poeti e scrittori rinchiusi in carcere”, dice Dario Fiori. “E poi andando al convegno che si terrà a Bologna in settembre contro la repressione: come editore vorrei potermi documentare su quella comunicazione irrazionale e quelle tesi deliranti di cui parlano i rotocalchi e i quotidiani”

* articolo di Valeria Gandus tratto da Panorama del 26 luglio 1977


ALCUNI TITOLI

- Bruno Brancher, DISAMORI, 1977
- Francesco Currà, RAPSODIA MECCANICA. Poesie in fabbrica 1977
- Francesco Schianchi, La settimana ha otto di', 1977
- SARA' UN RISOTTO CHE VI SEPPELLIRA'. Materiali di lotta dei circoli proletari giovanili di MIlano, 1977
- Franco Berardi "Bifo", CHI HA UCCISO MAJAKOVSKIJ? Romanzo rivoluzionario, 1977
- Anonimo, STALIN LOVES, 1977
- Franco Berardi "Bifo", Pierre Rival, Alain Guillerme, L'IDEOLOGIA FRANCESE. Contro i "Nouveaux Philosophes", 1977
- Felix Guattari, DESIDERIO E RIVOLUZIONE. Intervista a cura di Paolo Bertetto, 1977
- Dario Trento, STORIELLA OMOSESSUALE, 1977
- Romeo Borzini, Diego Gallarate, VIAGGIO PER IMMAGINI NEL DIFORISMA URBANO, 1977
- Franco Bolelli, MUSICA CREATIVA, 1978
- Franco Berardi, FINALMENTE IL CIELO E' CADUTO SULLA TERRA. Proletariato giovanile e movimenti di liberazione, 1978
- Claudio Ambrosi, LIMONI NERI. Due anni con l'eroina, 1978
- Giovanni Feo, MISSIONE PALUDE, 1978