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Cerchio magico
Milano 1973 - 1976
6 fascicoli pubblicati: 0 - 1 - 2 - 3 - 4/5 - 6
Direttore responsabile: Marcello Baraghini.
Nel n. 1 è specificato da
Baraghini: “Accetto di fare il direttore responsabile di questa rivista
per vanificare la legge fascista sulla autorizzazione di materiali
stampati che esige un direttore iscritto all’albo dei giornalisti...”.
Da "1968-1988 Arte psichedelica e controcultura in Italia", edito da Stampa alternativa e a cura di Matteo Guarnaccia: Milano - Il più dolce, il più bello
della stampa under italiana, animato da Ignazio e
prodotto/distribuito
dalla I.A.P., prima nella comune di Via Soresina e poi, dopo mille
vicende giudiziarie, in Via Anfiteatro. Irregolare, artigianale,
ciclostilato a colori, si interessò di musica, macrobiotica, India,
viaggi, non-violenza, femminismo, poesia.
N. 0 (maggio - giugno 1973): 29,8x22 cm., pp. 12, fogli di diversi
colori, con vari fumetti, disegni e fotomontaggi. Fra i vari testi:
«Contro l’automazione», «Omaggio a Ginsberg», «Legge contro la droga:
c’è chi la osserva, c’è chi se la fuma», «La cucina macrobiotica»,
«Canapa indiana» (“Ultima ora: Massimo Ranieri si associa alla campagna
per la legalizzazione della marijuana con la canzone «L’erba di casa
mia»), «Yoga», «Living Theatre».
N. 1 (gennaio - marzo 1974): 23x16,5 cm. (ma competamente aperto
29,8x22 cm.), pp. 20, fogli di diversi colori, disegni e fotomontaggi,
1 poster «Howl!» dedicato ad
Allen Ginsberg. Fra i vari testi: «La repressione in Libano», «Pop
Festival 1973», «Frank Zappa», «Cosa succede ad Amsterdam». Contiene il
testo: “ Siamo i nuovi Sioux, siamo nomadi, viviamo con la nostra gente
nelle nuove tribù. Le nostre bandiere sono i nostri vestiti colorati e
i nostri corpi, il nostro rito è il cylom. Vogliono rinchiuderci ancora
una volta nelle riserve - città - fabbrike - skuole - karceri, vogliono
abbattere il nostro modo di vivere perché siamo diversi da loro:
viviamo in comune, vogliamo la pace, ci raduniamo ai festival rock
autogestiti, leggiamo i nostri giornali, abbiamo creato una nuova
lingua (trip, merda, sballo). Vogliamo la liberazione di qualsiasi
sessualità e delle droghe leggere. Ci perseguitano, e li combatteremo,
perché siamo il futuro, perché vogliamo vivere e non morire...”.
N. 2 (gennaio - febbraio 1975): 23x16,5 cm, pp. 10, ristampa in bianco
e nero, vari disegni n.t. Fra i vari testi: «Donna è bello», «Non
violenza», «La rivoluzione può iniziare dentro di te adesso subito».
N. 3 (settembre 1975): 23x16,5 cm., stampa b.n., verde e rosso, vari
fumetti e disegni n.t. Fra i vari testi: «La nuova Alchimia»,
«Marocco», «Mandala», «Vivere insieme!», «Il pane questo sconosciuto».
N. 4/5 (dicembre 1975): 23x16,5 cm., ciclostilato a colori. Fra i vari
testi: «Decidiamo la nostra vita», «L’isola del Tonal», Inserto a cura
del SIMA: «Liberate Tim Leary!» e una intervista con Timothy Leary: «I
motivi per i quali la mia professione sarà sempre underground», «Una
rivoluzione può iniziare», «L’illusione della violenza».
N. 6 (giugno - agosto 1976): 23x16,5 cm., pp. 16, ciclostilato a
colori, vari disegni n.t. Fra i vari testi: «La situazione della stampa
libera in Italia», «L’erba cresce», «Don Cherry una realtà separata»,
«Tim Leary è libero!», «E’ ancora possibile la poesia?», «Liberazione
sessuale e libertà di scegliere». allegato un foglio di carta
intitolato: "Scriveteci: vi diamo carta bianca".
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