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Fare Musica

Il mensile di musica e strumenti

Una rivista che approccia la musica pop-rock dal punto di vista del musicista, focalizzando l'attenzione su tecniche e strumenti attraverso articoli, interviste e approfondimenti. Non mancano ovviamente a fianco delle prove tecniche degli strumenti e accessori, le consuete pagine di recensioni di dischi e libri.

Il primo numero usci nel dicembre del 1980, 84 pagine 2000 lire per le edizioni Publitarget di Roma.

Stefano Bonagura (che ringrazio per la disponibilità) ricorda così le origini di Fare Musica:
"Publitarget, che originariamente era una concessionaria di pubblicità, voleva realizzare un mensile specializzato per musicisti. Se non ricordo male mi chiamò (era il 1980) Maurizio Baiata, dicendomi questo, sapendo dei miei interessi tecnologico-musicali. A quei tempi lavoravo in radio con Massimo Villa (Radio3, "Un certo discorso"), eravamo entrambi lettori e tifosi di Musician (testata americana) e pensammo d'ispirarci a quel progetto. Massimo Villa, io, Dario Massari, il nucleo redazionale, sviluppammo il progetto con l'editore Enzo Perilli e  Paolo Massari, grafico e padre di Dario. Poi tirammo dentro tutti i collaboratori necessari, musicisti, tecnici, ecc. Amici, tra i quali Pasquale Minieri, Lele Marchitelli, Fernando Fera, Enrico Cosimi, Vincenzo Ricciuti, Stefano Pistolini, Franco D'Andrea, Mario Luzzatto Fegiz, ecc., ecc. (l'elenco è lunghissimo). Successivamente, Villa mollò. Io son rimasto a Fare Musica diversi anni, collaborando anche con Studio Report (studi di registrazione), poi sono passato a Strumenti Musicali e Backstage della concorrenza, coi quali ho collaborato fino alla cessazione dell'attività, pochi anni fa. Sono passati talmente tanti anni (quasi 41) che è difficile ricordare tutto."

Direttore Responsabile: Gabriele Rifilato
Redazione (tratta dal numero 1): Massimo Villa, Stefano Bonagura, Dario Massari

Direzione editoriale: Enzo Perilli (presente nel colophon dal n. 2)

Collaboratori (assemblati dai primi 6 numeri): Stefano Bonagura, Fabrizio Calabrese, Andrea Carpi, Luigi Castaldo, Alessandro Centofanti, Franco D'Andrea, Teresa De Santis, Franco Fabbri, Franco Fayenz, Fernando Fera, Maurizio Giammarco, Angelo Gustermann, Lucio Lepre, Mario Luzzi, Maurizio Malabruzzi, Maurizio Mancini, Raffaele Marchitelli, Francesca Martinotti, Roberto Masotti, Carlo Massarini, Pasquale Minieri, Vincenzo Mundo, Stefano Pistolini, Gian Paolo Principe, Danilo Rea, Paolo Scarnecchia, Gino Soide, Massimo Villa, Tommaso Vittorini

Dal numero 5 Massimo Villa e Stefano Bonagura vengono inglobati nella lista dei collaboratori, mentre arriva Enzo Capua a coordinare la sezione  "musica" e Dario Massari coordina la sezione "strumenti".

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Una piccola nota necessaria dovuta a più o meno recenti pubblicazioni che mettono in evidenza il ruolo di Stefano Pistolini come "ispiratore" della linea della rivista. Premetto che dal secondo anno di vita in poi il ruolo di Stefano Pistolini all'interno del nucleo redazionale diventò sempre più importante fino a diventare direttore della rivista dal 1987 in poi, ma nel primo anno,  e qui preciso che mi baso principalmente, ma non esclusivamente, sulle note presenti nel colophon e dai sommari della rivista, Pistolini offre solo una sporadica collaborazione, e le affermazioni intercettate e a cui mi riferivo, in un certo senso, opacizzano il ruolo che certamente altri hanno avuto in precedenza. La linea, gli intenti della rivista sono ben definiti fin dai primissimi numeri e le persone che l'hanno elaborata e direttamente o indirettamente ispirata e elaborata sono più sopra chiaramente indicati.