Super Sound
Nuovo Sound
Super Sound.
"La più grande guida musicale", recita il sottotitolo che negli ultimi mesi del 1973 diventa "La guida musicale più avanzata".
Il
primo numero fu pubblicato il 30 ottobre 1972. Mentre l'ultimo numero
pubblicato fu il numero 38 del 30 settembre 1974. Sostanzialmente un
bel giornale per gli appassionati di musica rock, interamente ed
esclusivamente (per statuto) dedicato alla musica.
Nuovo Sound
Il
primo numero fu pubblicato l'11 novembre 1974, anticipato da un numero
0 di prova che fu distribuito gratuitamente in alcune edicole campione
una settimana prima del numero 1.
Per queste due riviste consiglio di far riferimento al sito internet ufficiale di per sé molto esauriente.
Per accedervi cliccare sui relativi loghi.
Il pdf del numero 18 è scaricabile qui
Qui sotto propongo una lettera critica scritta da un giovanissimo (18 anni) Alvaro Bonollo (uno dei redattori di Cosa Nostra), al giornale Super Sound, che si poteva trovare da poche settimane nelle edicole.
ALTERNATIVA
Spero
vorrete dedicarmi un po' di spazio poiché anch'io io bene o male scrivo
in un giornale di musica. Super Sound è la nuova testimonianza
dell'incredibile pochezza che esiste in Italia. Dopo il voltafaccia e
la morte ingloriosa di Per voi giovani. L'unica cosa che
merita di sopravvivere è la stampa alternativa, Ed ecco che sul finire
dei travagliato '72 comparite voi, artefici di SS. Per carità, tutto è
bellino e carino, ma non di miti bellini e carini, si possono imbottire
i giovani. Quale è il senso di fare un giornale solo esclusivamente e
tremendamente musicale? Quale l'impegno sociale? E va bene, siete
partiti dall'idea di fare un giornale solo di musica, direte voi, ma
almeno fatelo bene. Le classifiche sono sballate (vedi n. 6), coprite
di un sarcarsmo di cattivo gusto, personaggi come Alan Sorrenti (non
aggiungo altro), vivisezionate sino alla nevrosi i 33 in "quella"
pagina 4. Vivisezionare si, ma fino ad un certo punto. Dove va a finire
l'arte? Noi giovani abbiamo bisogno di novità, non vogliamo il solito
giornalino, che scopiazza sia nel titolo che nel formato i grandi
inglesi; non vogliamo il solito articolino bellino sul complessino più
in voga, fatto da articolisti sulla cui cultura a volte mi viene da
dubitare. Dovete trascendere la mediocrità. Vagare un po' nei meandri
del pop a riempirvi di goduria per le sonorità evocate da Tim Buckley,
dal vecchio Zappa, da Fairport Convention, da Surman, e magari
ricavatene qualche buon articolo. Con questa lettera non voglio dire
che perderete un lettore, ma vi voglio consigliare di "svecchiarvi"
perchè i gusti di noi giovani si stanno raffinando, la capacità di
discernimento individuale aumenta.
ALVARO BONOLLO
via F. Zaltron
Thiene (VI)
Oggi Roberto Ghiotto (altro redattore di Cosa Nostra) commenta così la lettera dell'amico: "C'e'
un po' di giovanile ingenuita', nel pensare che a quelli di SS
"fregasse qualcosa" di un impegno sociale che per Alvaro era qualcosa
di molto diverso da quello che si intende oggi - era piu' un impegno
culturale e di costume quello che davvero ci interessava, e la musica
ne era una parte importante".
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