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Prisma
Mensile di riflessi sonori.
Rivista voluta e finanziata dal negozio di dischi romano Millerecords
in quegli anni uno dei negozi più importanti e forniti di tutta la
capitale.
Una bella rivista, purtroppo praticamente priva di
distribuzione e che conseguentemente durò pochissimi mesi. Ne uscirono
solo 9 numeri di cui uno con doppia numerazione tra il 1980 e il 1981
Il primo numero esce al
costo di 1.500 lire / 50 pagine
Redazione: Ernesto Assante, Teresa De
Santis, Maurizio Favot, Massimo Feliziani, Maurizio Malabruzzi, Angelo
Pinna
Direttore responsabile: Enzo Capua
Collaboratori: Maurizio Bianchini,
Stefano Mannucci, Enrico Sisti, Giacomo Mazzone, Mario Luzzi, etc etc.
Direzione editoriale: Carlo Marignoli (appare ufficialmente dal numero 3)
Sommario del numero 1
Pag. 1: Martha and the muffins di E.
Capua e M. Malabruzzi
Pag. 4: Un editoriale ?
Pag. 6: Robert Palmer di E. Assante
Pag. 8: Testi/Talking heads
Pag. 10: Alan Stivell di A. Pinna
Pag. 12: Joe Jackson di E. Assante
Pag. 14: Racconto: Wooden ship di S. Mannucci
Pag. 16: Rumori (notizie)
Pag. 17. Recensioni
Pag. 24: Devo: Datapanik di gennaio
Pag. 33: ECM: il suono del silenzio di M. Favot
Pag. 35: Cinema Blues brothers di R. Silvestri
Pag. 36: Cinema: Shining di M. Bianchini
Pag. 37: Contemporanea: Penderecki di M. Bianchini
Pag. 38: Cinema: Lecce, “Rock e dintorni” di R.S.
Pag. 40: Gaz Nevada di G. Mazzone
Pag. 44: John Martyn di A. Pinna e E Assante
Pag. 47: Jorma Kaukonen di J. Blount
Un ricordo di Maurizio Favot e la sintesi del suo percorso professionale (interpellato nel settembre 2018, e che ringrazio per la disponibilità)
"Io collaboravo saltuariamente con Millerecords per il reparto jazz,
così come Malabruzzi per il rock, mentre Feliziani ne era storico
dipendente, con competenza sia per la classica che per il rock. Il
negozio era punto di incontro di giornalisti, appassionati,
collezionisti, collaboratori della RAI (di cui era anche fornitore
ufficiale) e di radio private. Il proprietario Filippo Marignoli (noto
però come Carlo) formò il gruppo. Ci si vedeva nel negozio, prima e
dopo i concerti, a casa mia, di Malabruzzi, di altri. Quasi tutti
avevamo esperienze in radio, sia RAI che private (OnOff, Canale12,
Radioblu, etc). Io avevo anche collaborato con IRD, distributore di
etichette discografiche estere indipendenti, occupandomi dei negozi
romani.
L’interscambio coi lettori non fu granché, ma quello coi clienti di Millerecords era intensissimo.
Dopo l’esperienza con Prisma cominciai a collaborare con il Mucchio
Selvaggio, poi iniziai a curare vari programmi radiofonici e televisivi
per la RAI, non solo musicali, ma anche in ambito turistico ed
enogastronomico (nel frattempo mi ero diplomato sommelier presso
l’AIS), fino al 2005.
Parallelamente collaborai con riviste e quotidiani (Fare Musica, Audioreview, Suono, Chitarre, Il Manifesto).
Nel 1988 l'esperienza di Velvet che nacque dalla scissione, all'interno
del Mucchio Selvaggio, di Bianchini, Guglielmi e altri. Né fui anche
creatore e direttore della versione Velvet - Il Recensore: un episodio
non particolarmente brillante...
Dal 1989 mi occupo di orologeria: attualmente dirigo il trimestrale Revolution e collaboro con il Corriere della Sera.
Le carriere di Assante, De Santis e Malabruzzi sono note..."
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