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Shock!
Doveva essere una rivista
autonoma, la "rivista del nuovo rock", in edicola a partire da questo
mese: era già tutto deciso ma sfortunatamente si è deciso per il
momento di soprassedere. "SHOCK!" nasce perciò come parte integrante
del Mucchio Selvaggio, ed intende seguire gli stessi orientamenti di
valorizzazione di artisti poco noti che tale rivista ha fatto suoi fin
dal suo esordio (ovviamente nell'ambito di un diverso tipo di musica)
senza ovviamente dimenticare i grossi personaggi. Queste 8 pagine sono
solo un piccolo assaggio di ciò che "Shock!" sarebbe potuto essere.
Invito tutti gli amanti
della buona musica a non chiudere le porte al "nuovo rock", ed a cercare
di essere il più obbiettivi possibile nelle proprie valutazioni: la
passione per un certo genere musicale non deve condizionare al punto di
fare ottusamente rifiutare qualsiasi proposta diversa. Dimostriamo che
il "nuovo rock" costituisce un fenomeno importante anche in Italia, e
che non è soltanto una moda passeggera od una valvola di sfogo per le
frustazioni di una ristretta cerchia di pseudo-critici malati di
collezionismo o di desiderio di mostrare la loro cultura
umanistica e letteraria.
"Shock!" nasce per
diffondere il più possibile un qualcosa che tutti dovrebbero
apprezzare: ricordate che il futuro di questa iniziativa dipende
esclusivamente da voi, con il vostro appoggio, le vostre critiche (solo
se costruttive) ed il vostro interesse per la "nostra" musica.
Federico Guglielmi
Dall'editoriale del Mucchio Selvaggio n. 33 del settembre 1980
Shock! Avrà il suo abbondante e importante spazio all'interno del Mucchio Selvaggio
dal numero 33 del settembre 1980 fino al numero 60 del gennaio 1983.
Rubrica creata e curata da Federico Guglielmi con la collaborazione più
o meno regolare di altri giornalisti, tra cui Cesare Barani, Alessandra
Sartore, Gianluca Barneschi, Mauro Zambellini, Giorgio Battaglia e
pochi altri per sporadiche recensioni.
Al suo interno troveranno posto altre due rubriche: fin dall'inizio
" Targato italia", uno spazio tutto dedicato ad articoli e segnalazioni
riguardanti il nuovo rock italiano, e, dal numero 42 (ovvero il
decimo di Shock!) la rubrica " Heavy metal", a cura di Sebastiano Zampa.
Sul numero 61 del febbraio 1983 sempre Guglielmi annuncia la fine di Shock!:
Contrariamente a quanto
molti di voi potessero pensare, le innovazioni di questo numero del
"Mucchio" erano già nell'aria da parecchio tempo:
Non si poteva, infatti,
continuare a fare un giornale frazionato in due giornali diversi, a
seguire due linee differenti ed a rivolgermi a due tipi di pubblico
spesso in contrasto fra loro; con il mese scorso abbiamo finalmente
dato al "nuovo rock" lo spazio che merita, ma questo non ha fatto altro
che esasperare i problemi preesistenti, e con risvolti quasi drammatici
in seno al giornale.
Logica, perciç, la
decisione di riorganizzare il tutto secondo un criterio unitario, che
non scontentasse nessuno, e, anzi, desse òa possibilità di unificare il
pubblico sotto un unico "vessillo".
"Shock!", quindi, cessa
di esistere, almeno come rubrica autonoma, ma questo non pregiudicherà
affatto lo spazio, sempre consistente, che il "nuovo rock" avrà
all'interno del "Mucchio"; Cambierà, però, il modo di parlarne: non più
una rubrica indipendente, ma integrata con il resto; non più decine di
recensioni e pochissimi articoli estesi, ma molti articoli e poche
recensioni selezionate con cura; ci saranno sempre interviste, testi,
rock italiano e 45 giri, ma il loro spazio sarà disposto con qualche
modifica.
"Shock!" insomma perderà
la sua funzione principale, quella di "bollettino di informazione sul
nuovo rock" e diventera, invece, un "media" più critico, che
privilegierà i fenomeni meritevoli di attenzione e non si occuperà
affatto di quelli scarsamente interessanti.......
Di
molto successivo a questo mio modestissimo omaggio alla, da me
apprezzatissima al tempo,"minirivista" nella rivista, lo stesso
Federico Guglielmi ha sentito il dovere di parlarne, e il racconto
dall'interno contiene sempre particolari non noti e interessanti quindi
invito chi ancora non lo avesse intercettato a leggersi il racconto di
Shock! direttamente qui
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